Tramonto_in_Laguna_Massimo_Marchioro

Ci sono giornate come questa in cui anche le cose più banali diventano per me un momento di riflessione. Sono chiuso da diverse ore nel mio studio intento a ricercare nei pensieri un barlume d’ispirazione. Mi sembra di essere incappato in quello che generalmente viene definito il “blocco dello scrittore” non so se esiste una versione simile di questa definizione per un artista. Ed eccomi qui a fissare la mia tela dove ho tracciato una sottile linea. La guardo e la riguardo e i pensieri si focalizzano su questo semplice tratto che come sosteneva Archimede è “la distanza più breve tra due punti”.

La linea è una di quelle cose alle quali puoi associare qualsiasi significato, qualsiasi immagine e che nel quotidiano è sempre presente, è il contorno delle cose, ne definisce i margini. Le linee definiscono le forme di tutti gli oggetti e, in base a come sono tracciate possono identificare diverse sensazioni.

Orizzontale: calma e serenità
Obliqua: mobilità
Verticale: movimento regolare
Curva: armonia e protezione

La linea nell’arte

Pensando al mondo dell’arte non posso non pensare ai magnifici quadri di Piet Mondrian dove, le forme geometriche quali quadrati e rettangoli colorati con colori primari, nascono dall’incrocio delle linee rette di colore nero.

Un altro artista che ha fatto delle linee la sua forza espressiva è sicuramente Lucio Fontana: cosa sono i suoi famosi tagli sulle tele se non delle linee?

Per non parlare di Pietro Manzoni (per chi non sapesse chi sia vi ricordo una delle sue opere più conosciute: Merda d’Artista) il quale definiva le linee “il punto culminante di tutta la mia pittura, il punto che fa anche comprendere i miei quadri bianchi, che non sono quadri di materia, ma quadri antimateria, quadri achrome.”

La Linea protagonista di uno spot

E come dimenticare la Linea, il personaggio creato da Osvaldo Cavandoli, protagonista un cartone animato e fumetti che negli anni cinquanta divenne anche personaggio di punta di alcuni caroselli per l’azienda Lagostina.

Ciò che mi affascina nelle linee è l’essere potenzialmente senza interruzioni. Nelle mie opere utilizzo fili di metallo che appoggiandosi sul colore definiscono dei concetti. Come nel caso di Tramonto in Laguna dove questi inserti metallici rappresentano in modo stilizzato il paesaggio con le sue forme.