Armonia si presenta come una presenza fluida e avvolgente, capace di catturare lo sguardo e condurlo lungo un percorso di linee sinuose e torsioni eleganti. La forma non appare mai statica, ma in continuo movimento: si innalza e si avvolge su se stessa come una danza silenziosa, dove ogni curva nasce naturalmente dall’altra, dando vita a un equilibrio perfetto tra tensione e leggerezza.

La superficie, lucida e cangiante, amplifica la vitalità della scultura. I toni del nero profondo si mescolano con le vibrazioni del grigio, creando un gioco cromatico che restituisce la sensazione di un respiro interiore. È proprio il grigio a segnare il ritmo del movimento, ad accompagnare lo sguardo lungo le pieghe e i rilievi, come se fosse un filo invisibile che orchestra l’armonia della composizione.

In questo alternarsi di ombre e riflessi si percepisce una tensione poetica: il nero rappresenta la densità della materia, la sua forza primordiale, mentre il grigio introduce una vibrazione più leggera, un’eco che si diffonde nello spazio. La scultura diventa così dialogo tra opposti – peso e leggerezza, staticità e dinamismo, oscurità e luminosità – e invita l’osservatore a lasciarsi trasportare da questo equilibrio sospeso.

“Armonia” non è solo un titolo, ma la chiave per comprendere la natura profonda dell’opera: un invito a percepire la bellezza che nasce dall’incontro tra differenze, dall’accordo silenzioso che si genera nelle sfumature, nelle curve e nei dettagli. È un inno alla continuità del movimento, alla fluidità delle forme che, pur essendo immobili, riescono a evocare la vita.

L’opera diventa così simbolo di un equilibrio fragile e al tempo stesso potente, capace di unire corpo e spirito, gesto e materia, luce e oscurità. Un equilibrio che si fa poesia visiva, racchiusa in una forma che non si lascia mai definire completamente, ma rimane aperta all’interpretazione e allo sguardo di chi osserva.