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Diciamo che la moda, da un punto di vista maschile profano quale quello del sottoscritto che se ne cura solo in qualche rara personalissima occasione, potrebbe essere un fenomeno tanto passeggero quanto ricorrente nelle tendenze. Certamente rimane il fiore all’occhiello dell’economia del nostro paese e decisamente sorprende sempre per come riesce a coniugare tradizione e innovazione, ma da un punto di vista stilistico rimane un argomento sul quale, per scarso interesse, preferisco non esprimermi.

Questo è accaduto anche in occasione delle ultime presentazioni delle collezioni fino a quando, per puro caso, il mio sguardo non è caduto casualmente sulle immagini di una sfilata d’Alta Moda relative alla primavera estate 2019 di uno stilista italiano che ha realizzato abiti sontuosi nelle forme ma soprattutto ha utilizzato stampe floreali ad effetto davvero esplosivo, per l’effervescenza e la varietà dei colori. Freschi, emozionanti ma soprattutto ipnotici. Mi hanno colpito e mi hanno fatto subito pensare al mio quadro “Esplosione di colori” e alla gratificazione che ho provato nel realizzarlo.

Quando il colore diventa il tuo personale modo di comunicare una tua creazione al mondo, si tratti di un quadro o di un abito, magicamente i toni e le sfumature che scegli arrivano sempre a toccare la sfera emotiva. E’ vero, da sempre esiste un legame tra arte e moda, da cui quest’ultima ha tratto non solo ispirazione ma ha saputo adottarne abilmente il linguaggio espressivo, sviluppando linee forme e motivi e trasferendoli nelle stampe e nelle realizzazioni. In questo caso è diverso. E’ lo stilista che diventa pittore. Non c’è riferimento o ispirazione. C’è puro e semplice espressivismo. C’è una scelta che si intuisce ricorrere in un primo momento all’espressione artistica, ma che attinge soprattutto all’immaginario, ricreando la natura con invenzioni ed elaborazioni personali. Come accade nella pittura.